Incentivi Industria 4.0: proroghe, disposizioni ed aliquote secondo la Legge di Bilancio 2022 (L. n. 234/2021)


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 L’art. 1, comma 44, della L. n. 234/2021 (Legge di Bilancio 2022), estende fino al 31 dicembre 2025 il credito d’imposta per l’acquisto di beni materiali e immateriali, secondo lo schema in vigore dal 2017 “ex Industria 4.0” (oggi Transizione 4.0), destinati alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese rimodellando la misura agevolativa.
Note introduttive
Incentivi non prorogati
Si evidenzia che non è prevista proroga per gli investimenti in beni strumentali c.d. “ordinari”, non “4.0”(quelli, cioè, diversi da quelli indicati negli allegati A e B della legge 232/2016, sia materiali che immateriali)per i quali resta in vigore la disciplina contenuta nella Legge di Bilancio 2021. Quindi, il credito d’imposta del 6% previsto per questo tipo di investimenti non “4.0” (rispettivamente, in beni materiali fino a 2 milioni € ed in beni immateriali fino a 1 milione €) è riconosciuto fino al 31 dicembre 2022 (o, termine lungo fino al 30.06.2023, con ordine accettato e acconto versato almeno pari al 20% del costo, entro il 31 dicembre 2022).
L’obiettivo delle disposizioni è quello di incentivare gli investimenti in beni strumentali, privilegiando quelli funzionali alla trasformazione dei processi produttivi (di tipo tecnologici e digitali).
Esclusione dal beneficio
Sono escluse le imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale, altra procedura concorsuale. Sono inoltre escluse le imprese destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell'articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231.
La fruizione del beneficio spettante è subordinata alla condizione del rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e al corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.
Indice
1. Incentivi per beni materiali 4.0
1.1. Quadro normativo e credito d’imposta 2022
1.2. Quadro normativo e credito d’imposta 2023-2025
2. Incentivi per beni immateriali connessi
3. Calendario Incentivi Industria 4.0
3.1 Investimenti in beni materiali
3.2 Investimenti in beni immateriali

1. Incentivi per beni materiali 4.0
Fermo restando quanto previsto dalla L. 178/2020, che non è stato oggetto di modifica da parte della nuova Legge di Bilancio, il legislatore ha rimodulato solo gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2025.
1.1 Quadro normativo e credito d’imposta 2022
Pertanto, con riferimento alle agevolazioni per investimenti in beni materiali 4.0 (di cui all’Allegato A della L. n. 232/2016) effettuati dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 il credito d’imposta riconosciuto è stabilito dalla L. 178/2020 art. 1 c. 1057, ovvero:
40% del costo, per investimenti fino a 2,5 milioni di euro
20% del costo, per investimenti superiori a 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro;
10% del costo, per investimenti superiori a 10 milioni di euro e fino al limite massimo riconosciuto di 20 milioni di euro.
1.2 Quadro normativo e credito d’imposta 2023-2025
Mentre, in base al nuovo disposto, alle imprese che effettuano investimenti in beni materiali 4.0 (di cui all’Allegato A della L. 232/2016), dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2025 (ovvero con termine lungo al 30 giugno 2026, alle stesse condizioni di cui sopra), il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del:
20% del costo, per investimenti fino a 2,5 milioni di euro
10% del costo, per investimenti superiori a 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro;
5 % del costo, per investimenti superiori a 10 milioni di euro e fino al limite massimo riconosciuto di 20 milioni di euro.
2. Incentivi per beni immateriali connessi
Invece, con riferimento agli investimenti in beni immateriali connessi a quelli in beni materiali Industria 4.0 (di cui all’Allegato B della L. 232/2016), la Legge di Bilancio 2022 proroga al 2025 il credito ma ne riduce l’entità in modo progressivo e modifica il limite massimo dei costi ammissibili. In particolare:
Il credito d’imposta è riconosciuto per il 20% del costo, ma nel limite massimo annuale dei costi sostenuti pari a 1 milione di euro, per gli investimenti effettuati dal 16 novembre 2020 al 31 dicembre 2023;
Il credito d’imposta è riconosciuto per il 15% del costo, ma nel limite massimo annuale dei costi sostenuti pari a 1 milione di euro, per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024;
Il credito d’imposta è riconosciuto per il 10% del costo, ma nel limite massimo annuale dei costi sostenuti pari a 1 milione di euro, per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2025;
Con l’ulteriore estensione della Legge di Bilancio 2022 appaiono numerose le opportunità per promuovere la crescita tecnologica delle imprese italiane in chiave Industria 4.0, fino al 2026.
3 Calendario Bonus Industria 4.0
3.1 Investimenti in beni materiali

Dall’1/1 al 31/12/2022 o fino al 30/6/2023 con prenotazione entro il 31/12/2022
40% fino a 2,5 mln
20% tra 2,5 e 10 mln
10% oltre 10 e fino a 20 mln.

Dall’1/1/2023 al 31/12/2025 o fino al 30/6/2026 con prenotazione entro 31/12/2025
20% fino a 2,5 mln
10% tra 2,5 e 10 mln
5% oltre 10 e fino a 20 mln.
3.2 Investimenti in beni immateriali
Dall’1/1/2022 al 31/12/2023 o fino al 30/6/2024 con prenotazione entro 31/12/2023
20% fino a 1 milione di euro
Dall’1/1 al 31/12/2024 o fino al 30/6/2025 con prenotazione entro 31/12/2024
15% fino a 1 milione di euro
Dall’1/1 al 31/12/2025 o fino al 30/6/2026 con prenotazione entro 31/12/2025
10% fino a 1 milione di euro